venerdì 5 febbraio 2016

AIUTO! CHIOGGIA STA MORENDO

Chioggia, venerdì 5 febbraio 2016


Il moltiplicarsi dei centri commerciali, e in particolar modo l'inaugurazione della Nave de Vero di Marghera e del Clodì a Brondolo, hanno determinato la chiusura di un gran numero di piccole attività. Chiunque può constatarlo percorrendo corso del Popolo, dall'imbarcadero di Vigo fino a Porta Garibaldi. A sinistra, si notano le serrande abbassate di quello che fu un bel negozio d'abbigliamento femminile. Un po' più avanti, c'è un kebab chiuso appena un paio di mesi dopo l'inaugurazione. Un centinaio di metri dopo, si nota una vetrina vuota che reca ancora un cartello sul quale spicca la scritta: "Fuori tutto. Sconti fino al 70%". Il negozio era stato aperto l'estate scorsa. Negozi che aprono e chiudono vorticosamente, proponendo di volta in volta le più disparate, fantasiose tipologie merceologiche. I commercianti costretti a chiudere, talvolta dopo essersi giocati i risparmi, preferiscono non commentare a viso aperto. Quasi si vergognano d'aver tentato l'impossibile, nonostante gli avvertimenti. Eppure, c'è ancora qualcuno che, a conti fatti, scommette sulle potenzialità del corso principale. E' il caso di Cristina Ranzato e Andrea Minimi,titolari del nuovissimo bacaro "La baia dei porci". "Tornata a Chioggia dopo 25 anni d'assenza, racconta Cristina, m'ero resa conto che il pubblico avrebbe apprezzato l'apertura di un ritrovo tradizionale, riedito in chiave attualizzata. Alle pareti del nostro esercizio abbiamo affisso un gran numero di orologi, tutti deliberatamente scarichi, lancette bloccate sempre sulla stessa ora, lanciano un messaggio gradito alla clientela".

Nessun commento:

Posta un commento